Rosa

03.06.2014 20:12

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Clandestina della nobiltà e prima vera regina. La più famosa morganatica della recente storiaMuore a Pisa, i suoi natali le furono dati da Nizza allora italiana. Non essendo mai stata regina, non ha potuto riposare al Pantheon. I figli, in aperto contrasto con la corte, fecero costruire una copia in scala leggermente ridotta del Pantheon a Torino nella zona Mirafiori sud, che la vide come contessa dal 11 aprile 1858. Titolo inferiore che le fu dato dal sovrano Vittorio EmanueleII. Nonostante le lotte sostenute contro l'avversione della Corte e del Governo, Vittorio Emanuele non riuscì a farla diventare regina, ma ciò non gli impedì invece di essere un padre affettuoso con i figli avuti con lei, Vittoria ed Emanuele, ed averne una relazione durata sino alla sua morteFiglia di un ufficiale dell'esercito sabaudo a soli quattordici anni incontrò Vittorio EmanueleII, allora ancora principe, ma già sposato con Maria Adelaide d'Asburgo Lorena. Tra i due iniziò una relazione che durò tutta la vita. A Racconigi vi fu il loro primo incontro, in quanto il padre comandava la guarnigione di stanza al castello e Vittorio Emanuele era solito recarsi li per le sue battute di caccia. Inizialmente fu un rapporto clandestino, poichè una legge del Regno di Savoia prevedeva una dura punizione per i rapimenti dalle loro famiglie delle fanciulle sotto i sedici anni. Fu così poi trasferita nella palazzina di caccia di Stupinigi più vicina a Torino. Dopo la morte della regina Maria Adelaide d'Asburgo, la loro relazione continuò ancora più intensamente, nonostante altre relazioni che il re intratteneva con altre donne. Con le altre amanti Vittorio Emanuele ebbe storie fugaci e figli ai quali diede il cognome Guerrieri ed il tutto finiva con una lauta pensione. Nel 1863 Rosa si trasferì negli appartamenti reali di Borgo Castello all'interno dell'attuale tenuta della Mandria (Parco regionale)  e nel 1864 seguì il re a Firenze. Nell'autunno del '69 il re a San Rossore si ammalò e certo di morire decise di sposare Rosa. Nessuno della corte e del Governo di fronte alla malattia del re si oppose e pertanto si ebbero le nozze religiose il 18 ottobre dello stesso anno seguito da quello civile il 7 ottobre del 1877. Il matrimonio fu morganatico in quanto Rosa non ricevette il titolo di regina. Allora vigeva che il titolo di regina si poteva dare solo a chi aveva stirpe nobiliare. Il re morì tre mesi dopo nel gennaio 1878. Rosa gli sopravvisse sino al 26 dicembre  1885 dove si spense a Pisa. Il suo corpo fu portato al Pantheon di Torino dove riposò sino al 1972 anno in cui il comune di Torino decise di traslare la sua tomba al cimitero monumentale per evitare profanazioni e vandalismi della tomba come già successo in passato. Disprezzata dai nobili ed amata dal popolo.